Fila e sfila. Eventi in ambito della XX settimana di azione contro il razzismo.

Fila e sfila. Eventi in ambito della XX settimana di azione contro il razzismo.

Le Associazioni Obiettivo Psico Sociale ETS e AssemblAbili GlobAli OdV stanno realizzando il Progetto Fila Sfila che ha ricevuto un finanziamento nazionale pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nell’ambito delle attività della XX Settimana di azione contro il razzismo, dal 18 al 24 marzo 2024.
Il progetto prevede una mostra fotografica, una sfilata di moda e l’adesione simbolica ad un Patto per l’Inclusione.
La finalità è quella di sensibilizzare e stimolare i valori dell’inclusione, dell’integrazione e la valorizzazione delle differenze per favorire una cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità, anche tramite la sottoscrizione del simbolico patto per l’inclusione a cui stanno aderendo cittadine e cittadini, associazioni e istituzioni.
Il linguaggio creativo della mostra fotografica vuole far emergere i percorsi di inclusione e le storie delle persone partecipanti alla sfilata per l’affermazione del diritto ad una idea di bellezza non discriminante. Fila e Sfila si realizza a Roma con uno sguardo ampio, inclusivo e non territoriale per promuovere l’affermazione del diritto della bellezza nell’essere sé stessi.
Il vernissage della mostra fotografica Fili solidali di Teresa Mancini avrà luogo lunedì 18 marzo 2024, alle ore 16:00 presso la Casa del volontariato Roma – Via G. Galilei n. 53. Curatori Teresa Mancini e Riccardo Cattani.
La sfilata di abiti ed accessori creati dalle abili mani delle Sarte e delle Uncinettine del Gruppo di Solidarietà al Quadrato si svolgerà in due edizioni, all’aperto e al chiuso, nei giorni 23 e 24 marzo 2024, entrambi alle ore 16:00.
Gli abiti e gli accessori adatti ad ogni età sono indossati da modelli/e non professionisti/e, giovani e meno giovani, che propongono un modo alternativo di affrontare le esperienze negative, basato su percorsi di consapevolezza promossi e sostenuti dalla rete di relazioni solidali significative.
Ogni modella e modello avrà uno spazio/tempo per narrare il motivo per cui ha partecipato alla sfilata ed offrire la propria testimonianza ed esperienza.
Sabato 23 marzo 2024 a Largo Don Orione nel Municipio VII di (da confermare secondo le condizioni climatiche)
Domenica 24 marzo 2024 presso la Casa del volontariato Roma – Via G. Galilei n. 53 in occasione del finissage della mostra fotografica
Nei giorni 18 e 24 marzo sarà proiettato il cortometraggio di Malena Halilovic e Vincenzo de Caro, Il potere del dialogo
Il 24 marzo in occasione della chiusura del progetto parteciperà il gruppo musicale Ladri di Carrozzelle con un video messaggio.
Vi inserisco qui il patto di inclusione, la tvostra adesione darà forza ad un progetto bellissimo
https://forms.office.com/pages/responsepage.aspx…

Graziella Priulla : Violate. Sessismo e cultura dello stupro.

Graziella Priulla : Violate. Sessismo e cultura dello stupro.

Il «grado zero del linguaggio» di agnelli travestiti da leoni (da tastiera) sottende una cultura maschilista della violenza che non ha radici nella distinzione di genere ma in un problema educativo strutturale e nell’organizzazione patriarcale della società. Si tratta di una cultura che non risparmia nessuno: né quelle donne che l’hanno interiorizzata e non la mettono in discussione, né gli uomini costretti a rispettare determinati canoni di mascolinità. La sociologa Graziella Priulla analizza la situazione attraverso dati, studi scientifici, fatti di cronaca e post sui social. Tutto questo dà la misura di quanto la situazione sia grave e quanto questa gravità spesso non sia percepita, sottolineando la conseguente difficoltà di esprimere opinioni ritenute minoritarie. Questo libro fa chiarezza sulla necessità di mettere in discussione «un intero sistema di significati e comunicazioni rintracciando e svelando gli equivoci su cui si fonda».
Ne parleremo insieme all’autrice e a Marta Bonafoni venerdì 22 marzo alle ore 18 presso lo spazio culturale della gelateria caffetteria equo&solidale Splash, Via Eurialo 102.

Appuntamento con l’arte: Kounellis

Martedì 19 marzo alle ore 18 la storica dell’arte Maria Ferrante vi aspetta presso lo spazio culturale della gelateria caffetteria equo&solidale Splash, Via Eurialo 102, per immergersi nell’arte di Kounellis.
Ingresso libero per i soci dell’associazione AssemblAbili globAli, € 8 a lezione per i non soci.

Maria Franzè presenta Giugno bruciava

Maria Franzè presenta Giugno bruciava

Sabato 16 marzo alle ore 18
presso lo spazio culturale della gelateria caffetteria equo&solidale Splash, Via Eurialo 102, Roma
l’associazione AssemblAbili globAli è lieta di invitarVi alla presentazione di
GIUGNO BRUCIAVA
L’autrice Maria Franzè con lo scrittore Nicola Argenti ci faranno entrare nelle pieghe del romanzo. Letture a cura di Anita Pagano.

Giugno 1867, in un paesino sperduto dell’entroterra calabrese, simile a tanti altri sparsi nell’ex Regno delle Due Sicilie, dopo cinque anni di assenza, Giuditta ritorna al suo luogo natale: è una giovane donna e indossa abiti maschili. I compaesani, intenti a lavorare nei campi, accolgono il suo arrivo con astio e indignazione sussurrando mezze frasi circa il passato innominabile della donna. Chi è Giuditta? Qual è la sua colpa? Una volta giunta in paese, Giuditta si svela lentamente attraverso gli incontri ravvicinati con le donne esonerate dai lavori di campagna, perché troppo anziane o perché di salute malferma. Dialoghi, racconti di vita, ritratti impietosi, che alzano il sipario, mostrando una realtà di miseria, di ignoranza e di avversione del popolo contro la politica repressiva del nuovo regno d’Italia, di prepotenza ed esosità dei proprietari terrieri.

Lina Furfaro presenta Giuditta Levato. La contadina di Calabricata

Lina Furfaro presenta Giuditta Levato. La contadina di Calabricata

Mercoledì 13 marzo alle ore 18,30 presso lo spazio culturale della gelateria caffetteria equo&solidale Splash, l’autrice Lina Furfaro presenta Giuditta Levato. La contadina di Calabricata.
“Pregio di questo libro, Giuditta Levato con sottotitolo La contadina di Calabricata, composito e ricco di storia, di tradizioni popolari, di riflessioni socio-culturali, di usi e costumi consiste nell’ avere raccontato fatti ed episodi realmente accaduti con un linguaggio chiaro, misurato ma nel contempo concreto. L’intercalare talora del lessico dialettale nei dialoghi o nel riferire motti popolari da bellezza e sostanza al racconto rendendolo vivo e reale. Non vi è nessuna caduta di stile o tentazione retorica. Lina Furfaro con questo romanzo ha compiuto non solo una suggestiva e lodevole operazione letteraria ma ha contribuito anche con rigore e sensibilità alla divulgazione storica di avvenimenti forse caduti nell’oblio e certamente sconosciuti alle nuove generazioni e per questo motivo gliene va dato il giusto merito”.