L’associazione Assemblabili globali OdV è partner nel
PROGETTO DI LABORATORIO DI NARRAZIONE ED ARTITERAPIE ESPRESSIVE
(teatro, musica, arti pittoriche, danza)
RINASCERE
per donne con storia di problemi oncologici
PREMESSA: Il presente progetto nasce dall’esigenza di “alleggerire” il vissuto della malattia attraverso attività ludico/espressive e di condivisione. Le pazienti spesso rivelano l’urgenza di sperimentare energie sopite liberate dall’incontro con la malattia, per poter riprendere in mano la propria vita ed esprimerla in modo autentico. Manifestano il rammarico di non essersi ascoltate abbastanza, mettendo gli altri e le loro esigenze davanti a se stesse. Esprimono anche la necessità di ri-condividere un senso di appartenenza al mondo femminile, rispecchiandosi nell’universalità delle emozioni dell’“altro”, in uno spazio libero da giudizi e stereotipi legati alla malattia ed all’universo femminile. E’ importante perciò sviluppare un concetto di “cura” legato al benessere psicofisico delle donne, che le aiuti a “ricostruire” il senso di sè e la propria percezione nel mondo attraverso la relazione.
DESTINATARI: donne con problemi o storia oncologica, max 10 partecipanti
LUOGO: VIA Voghera 6, associazione “Il Vialetto”
GIORNO ED ORA: venerdì dalle 16.30 alle 18.30
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’: L’attività si propone, attraverso gli strumenti teatrali, di scrittura e delle artiterapie, di condurre le partecipanti ad arrivare alla “ri-narrazione” di sé per giungere alla consapevolezza delle proprie risorse e della propria resilienza, che daranno vita all’eroina unica ed originale che le abita profondamente ed autenticamente.
CONCLUSIONE DEL PERCORSO: il percorso si potrà concludere con la possibile realizzazione di una mostra/spettacolo in luoghi di interesse culturale non convenzionali del quartiere (condomini, associazioni ecc)
FINALITA’ generali: offrire un luogo protetto per le donne oncologiche che:
• preveda l’attenzione alla possibilità di trasformazione del vissuto emozionale/relazionale delle donne coinvolte.
• Crei uno spazio di condivisione e di aggregazione sociale e affettivo
OBIETTIVI:
A livello MICRO: offrire possibilità di esperienza alle partecipanti di espressione e condivisione di vissuti emotivi, attraverso le artiterapie, all’interno di uno “spazio protetto e ludico” non formale ed in assenza di giudizio per stimolare:
-la consapevolezza delle proprie emozioni
-l’ascolto di sé e dell’altro
-la consapevolezza del corpo
-la creatività e l’immaginazione
-l’aumento dell’autostima e sicurezza
-il senso di appartenenza e solidarietà
-il recupero della propria femminilità
A livello MACRO: creare una rete sociale informale tra istituzioni e luoghi di incontro sul territorio e promuovere le attività legate al benessere psicofisico delle donne per:
-sostenere le donne in cura
-stimolare l’apertura dell’approccio medico tradizionale all’integrazione con altre forme di cura
-combattere gli stereotipi legati al “malato oncologico” e quelli legati alla figura femminile
-favorire l’incontro, la relazione e lo scambio tra donne
SET
Si richiede una sala essenziale, ampia, illuminata e, se in inverno, ben riscaldata. La presenza di un numero di sedie congruo per tutte le partecipanti, da utilizzare all’occorrenza,
Le partecipanti saranno invitati a portare un tappetino/telo ad uso personale.
METODOLOGIA:
La conduzione sarà direttiva, caratterizzata da:
-Contrattazione: il conduttore indagherà sulle aspettative delle partecipanti, spiegando brevemente il percorso e mettendosi a disposizione dei partecipanti come supporto emotivo in caso di difficoltà. Ciascuno potrà astenersi o allontanarsi dal fare i lavori/ giochi in caso di disagio
-Setting: è presentato come un luogo in cui ciò che accade avviene in assenza di giudizio, con il permesso di essere ciò che si sente.
-Ascolto attivo: il conduttore stimolerà le partecipanti a riflettere e a leggere la propria esperienza, in base al proprio vissuto personale, no, fornendo alcuna interpretazione personale.
RISORSE UMANE COINVOLTE:
– una conduttrice arteterapeuta/teatroterapeuta/counselor a mediazione artistica
Saranno valutate ed individuate, nel confronto, le strategie migliori per perseguire gli obiettivi preposti, facendo emergere eventuali nuove esigenze del gruppo in base alle risposte delle partecipanti.
Durante gli incontri saranno fatte riprese video e foto (previa autorizzazione) per documentare il lavoro svolto, che a fine progetto potranno essere utilizzate per accompagnare video/interviste delle partecipanti a testimonianza dei risultati del lavoro finale, anche in assenza di una rappresentazione pubblica finale.
RESTITUZIONE FINALE: in caso di un eventuale restituzione/spettacolo/mostra finale si coinvolgeranno anche i familiari e le risorse individuali delle partecipanti per realizzare scene, costumi ecc. che saranno comunque essenziali.
COSTI
Tessera di partecipazione annuale: costo 10 euro
CONCLUSIONI
Sulla base dei racconti di alcune pazienti, siamo partite dall’intuizione che il concetto di “malattia”, in questo progetto legato a patologie strettamente femminili, sia molto più ampio di quello esclusivamente medico. Il benessere psico/fisico delle donne è responsabile di equilibri necessari alla possibilità di esprimere liberamente il proprio essere femminile, condizionato nella nostra società, da stereotipi, credenze e strutture di potere che ne minano l’autenticità.
Diventa indispensabile quindi, avere uno spazio libero in cui potersi esprimere e sperimentare, destrutturando le costruzioni educative e sociali, riappropiandosi della propria natura e dandosi il permesso di liberare le energie represse e non riconosciute, i talenti, le capacità, le risorse, la cui rimozione può contribuire all’insorgere di malattie. In questo processo di scoperta e di ricostruzione di sé ciascuna donna avrà la possibilità di “rinascere” riconoscendosi nell’esperienza con le altre ed allo stesso tempo confrontandosi nelle diversità individuali, attraverso il gruppo.
La trasformazione individuale può diventare così stimolo e traino di una trasformazione più ampia, medica/istituzionale e sociale in cui l’universo femminile trovi il posto che gli appartiene:
Referente del progetto:
dott.ssa Elisa Mascia (sociologa, arteterapeuta specializzata in teatroterapia, counselor a mediazione artistica) tel 3473612766
ASPETTIAMO LE VOSTRE ADESIONI