VENERDI’ 5 GENNAIO ALLE ORE 18 : Un concerto jazz per aiutare i Palestinesi, in particolare Medici senza Frontiere e il loro immenso lavoro che stanno cercando di svolgere in un Paese oramai ridotto in condizioni disumane. Una raccolta fondi che spera di arrivare prima della fine di un popolo. Vi aspettiamo numerosi , non è un gioco.
Dal suo trasferimento a Roma nel febbraio 1997 dal Regno Unito, ha dato un contributo significativo al panorama musicale. Progetti degni di nota includono la fondazione dell'”Outsiders (jazz) Quartet” e la guida del Quartetto “Sogno Blu” come compositore, arrangiatore e sassofonista tenore/soprano. Ha anche collaborato con vari ensemble come ‘Acoustic Alchemy’, ‘Nduja’ e la ‘Marco Ammar Band’, contribuendo all’album ‘Little Things’ nel 2002. Nel 2007 ha dimostrato la sua versatilità componendo e supervisionando gli arrangiamenti. per il documentario ‘Sullo Stesso Mare’, diretto da Mohamed Kenawi.
Attualmente fa parte integrante della “Marco Ammar Band”, specializzata in musica alternativa, e del “Massimo Frasca Trio”, mettendo in mostra le sue abilità sia sul sassofono tenore che soprano. Un momento artistico significativo nel 2018 è stato l’uscita di “Interaction In Action”, un progetto collaborativo di poesia jazz con batteria, sassofono e poesia. Come musicista ed educatore devoto, continua a contribuire al panorama musicale locale.
La situazione a Gaza:
La disponibilità di carburante e forniture mediche ha raggiunto livelli critici all’ospedale di Al-Aqsa, nell’area di mezzo della Striscia di Gaza, a causa della chiusura delle strade, mentre centinaia di pazienti hanno bisogno di cure d’emergenza a causa degli incessanti bombardamenti israeliani.
L’ospedale di Al-Aqsa, dove lavora e vive il nostro staff palestinese e internazionale, dal 1° dicembre riceve in media 150-200 pazienti feriti di guerra al giorno.
I pazienti ricoverati sono 700 e ne arrivano sempre di nuovi. Stiamo esaurendo le forniture essenziali per curarli. La carenza di medicinali e di carburante potrebbe impedire all’ospedale di fornire interventi chirurgici salvavita o cure intensive. Senza elettricità i ventilatori non funzionerebbero più, le donazioni di sangue sarebbero interrotte e la sterilizzazione degli strumenti chirurgici sarebbe impossibile. È fondamentale facilitare la fornitura di materiale umanitario. L’ospedale ha urgente bisogno di set chirurgici, fissatori esterni per fratture e farmaci essenziali, compresi quelli per le malattie croniche”.
Marie-Aure Perreaut Revial
Coordinatrice delle emergenze di MSF a Gaza
La richiesta di MSF
Chiediamo un cessate il fuoco immediato e permanente e la fine dell’assedio. Le forniture mediche e gli aiuti umanitari devono essere forniti con urgenza in tutta la Striscia di Gaza.
Gaza: Stop Now
Medici Senza Frontiere ha lanciato la mobilitazione “Gaza: Stop Now” per chiedere a tutte le parti in causa di adoperarsi per garantire un cessate il fuoco immediato e permanente. “A Gaza ogni principio di umanità è stato completamente violato. Vediamo ospedali attaccati e trasformati in obitori con staff e pazienti uccisi”
Vi aspettiamo numerosi e invitate più gente possibile, il silenzio e l’immobilità uccide più delle armi